Riviste, associazioni, sindacati e movimenti incontrano Romano Prodi

Roma, 6 e 7 maggio 2005

Cantiere per il Futuro

C’è un tema che appassiona alcune riviste della sinistra: come rendere visibili nel programma del centrosinistra quelle posizioni di associazioni e movimenti che, su pace e guerra, beni comuni, riforma del welfare, libertà, diritti e informazione, in questi anni hanno prodotto elaborazione e costruito iniziative?

“Aprile”, “Carta”, “Quaderni Labour”, “Alternative”, “Eco Radio” e “Nuova Ecologia” hanno già promosso, lo scorso gennaio, un primo seminario, aperto alle tante realtà sociali che su questi temi si sono impegnate. Il lavoro è stato sintetizzato in alcune schede programmatiche.

Il prossimo incontro è a Roma il 6 e 7 maggio.

Riviste, movimenti, associazioni e sindacati si confronteranno con Romano Prodi: un primo appuntamento per discutere i contenuti di un programma da costruire insieme a chi, nella società, ha contribuito a produrre azioni, esperienze e saperi per un altro mondo possibile.

Roma, Martedì 3 maggio, ore 12:00

Sala delle conferenze di Montecitorio

Via della Missione 4

Introducono i direttori delle riviste promotrici: Aldo Garzia (Aprile), Pierluigi Sullo (Carta), Domenico Iervolino (Alternative), Sergio Ferrari (Quaderni Labour), Fabrizio Fabbri (Ecoradio), Marco Fratoddi (Nuova Ecologia)

Partecipano esponenti di associazioni, movimenti, sindacati, partiti

Al Cantiere hanno finora aderito:

Adista, Avvenimenti, Micromega, il manifesto, Altreconomia, Quale Stato, Mosaico di pace, Cem mondialità, Unimondo, Modus, Missione oggi, Critica marxista, La nuova ecologia, La Rinascita della sinistra, Altracittà, Agenzia Metamorfosi, Animazione sociale, Narcomafie, Macramè, Liberazione, Fuoriluogo, Usigrai, Articolo 21, Mega Chip, Demote, Informazione@futuro, CNS Ecologia politica, Ora locale, Decanter, La voce dei Lavori

Si ricorda che per accedere alla sala delle conferenze di Montecitorio è necessario l’accredito (per essere accreditati chiamare Cristina Cosentino o Stefania Limiti) e per gli uomini è d’obbligo la giacca.

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