Occorre reagire: “Appello per una lista unitaria della sinistra”

Roma, 9 febbraio 2009

Nei giorni scorsi abbiamo criticato il Partito democratico per la sua decisione di voler modificare, insieme alla maggioranza, la legge per le elezioni europee a pochi mesi dalla consultazione elettorale e paventato che questa avrà come conseguenza – come è già successo alle elezioni politiche italiane – di rafforzare lo schieramento della destra e della Lega e di indebolire, questa volta in Europa, la sinistra e la rappresentanza del PSE.

Gli accadimenti gravi di questi ultimi giorni ci confermano in quel giudizio e in quella preoccupazione. Lo sfaldamento della sinistra, la divisione del sindacato con l’evidente tentativo di isolare la Cgil, la perdita di peso e di radicamento nella società e sul territorio di una opposizione leggera e incapace di reagire, stanno favorendo un pericoloso attacco ai principi democratici rappresentati dalla Costituzione Repubblicana.

La destra, dopo aver sostenuto le pratiche liberiste responsabili dell’attuale gravissima crisi economica e sociale, la sta adesso cavalcando in maniera demagogica e populista, incrementando la paura, l’intolleranza verso gli stranieri e il conflitto tra i poveri.

Il provvedimento proposto dalla Lega nord e approvato al Senato che incita i medici alla delazione dei clandestini malati, ha suscitato condanne e indignazione, ma ha anche evidenziato come il dialogo e le intese con questo governo rappresentano una pericolosa illusione che finisce sempre per indebolire l’opposizione.

L’attacco di Berlusconi al capo dello Stato, utilizzando cinicamente la penosa vicenda di Eluana, per mettere in discussione la separazione dei poteri costituzionali e l’esautoramento in atto del Parlamento da parte della maggioranza evidenzia che i rischi per la democrazia sono presenti e gravi. Occorre opporre una barriera a questo degrado. Occorre reagire con una opposizione ferma e unita anche per riaffermare il confine della laicità nel rapporto tra lo Stato e la Chiesa cattolica.

In questa preoccupante situazione la proclamata autosufficienza del Pd come forza di opposizione non ha evidenziato solo i limiti propri che ne stanno segnando caduta di consensi e crisi, ma contribuisce allo sfilacciamento e alla perdita di peso e di ruolo di tutto il centrosinistra.

Per rispondere in modo efficace e urgente, in vista delle elezioni europee di giugno, intendiamo lanciare un appello per l’aggregazione a sinistra di tutte le forze che in Europa si riconoscono nel Partito socialista europeo.

Un appello che trovi l’adesione di associazioni, movimenti e forze politiche appartenenti o vicine al Partito socialista, a Sinistra democratica, al mondo laico ed ecologista, di  quanti in Rifondazione per la sinistra si riconoscono nel ruolo del socialismo europeo, di  tutti quelli  che da tempo attendono di costruite anche in Italia una sinistra riformatrice e socialista.

 

per l’Associazione Labour “Riccardo Lombardi”

Renzo Penna, Mauro Beschi, Sergio Ferrari

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