Di Angelo Salento da www.economiaepolitica.it – Non a tutti i contemporanei piacerà ricordare Luciano Gallino come un sociologo critico. Di certo, però, questo Maestro il lavoro della critica del capitalismo l’ha fatto con una determinazione straordinaria, e con straordinari risultati. Non è un compito semplice, oggi: si tratta di comprendere come le grandi promesse della vulgata neoliberista siano state costruite e diffuse; come e perché esse siano state disattese; quali possano essere le ragionevoli promesse per un futuro prossimo meno illuso e più sostenibile.
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Penna: “L’importanza del riconoscimento dell’acqua come bene comune”
Beni comuni: “L’importanza del riconoscimento da parte della Provincia di Alessandria dell’acqua come bene comune e patrimonio dell’umanità”
di Renzo Penna
Alessandria, 15 febbraio 2005
Il concetto di “beni comuni” in economia indica quei beni, quali le risorse naturali esauribili (l’acqua, la fauna, la flora, ecc.), dal cui sfruttamento nessuno può essere escluso. Per questo il problema dei beni comuni era, in origine, quello di stabilire delle regole che permettessero l’uso universale della risorsa prevenendone l’esaurimento. Un esempio è la legge che istituisce il fermo biologico nella pesca. Tuttavia, con il tempo, il concetto si è allargato e con esso gli obblighi che derivano dallo sfruttamento dei beni comuni. Considerando ad esempio l’aria, essa poteva dirsi inesauribile prima dell’era industriale, mentre oggi l’inquinamento ne compromette la qualità e la possibilità di “sfruttarla” per la vita. I processi di privatizzazione di alcuni servizi che distribuiscono i beni comuni mettono inoltre a rischio l’accesso universale agli stessi.
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RIFLESSIONI SULLA SITUAZIONE POLITICA
On. G. Benvenuto – On. R. Penna – Sen. F. Besostri – Sen. A. Cabras – Sen. L. Besso Cordero – Sen. G. Iuliano – Sen. G. Murineddu –Sen. F. Vigevani – On.- G. Pittella Dep. Europeo
Intendiamo far conoscere le nostre opinioni sulla situazione politica del paese e sullo stato del nostro partito. Una forte e convinta ripresa di iniziativa del centro-sinistra ad ogni livello e una azione di governo incisiva, forte della rilevante crescita economica e della occupazione possono determinare le condizioni per sconfiggere il centro-destra alle prossime elezioni politiche. Ma perché ciò si determini è indispensabile agire per rimuovere le ragioni delle sconfitte elettorali, della fine dell’Ulivo, della precarietà e della conflittualità interna al centro-sinistra, dello stato complessivo del partito dei D.S., offrendo così un quadro credibile e convincente di fiducia, entro cui la ripresa di iniziativa della alleanza di centro-sinistra e l’azione di governo possano assumere senso e valore politico generale. Senza una consapevole azione in tal senso non si genera fiducia, non si mobilitano le forze del centro-sinistra nel Paese, e nello stesso tempo non si fa emergere la consapevolezza dei rischi che potrebbero derivare dalla eventuale nostra sconfitta, che investirebbe la qualità e la consistenza degli equilibri sociali, civili, democratici e non solo politici del nostro paese.
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