Paolo LEON: “La nuova Commissione di Juncker si muove nel solco di una sostanziale continuità con il passato”

European- and council election campaignDi Paolo Leon da “Rassegna Sindacale” – 26/09/2014. E’ impressionante la continuità europea delle politiche economiche conservatrici: nonostante la più grave crisi dal 1929, le politiche europee hanno operato in senso sempre più recessivo. I parametri di Maastricht (3 per cento deficit-Pil) hanno mantenuto una flessibilità da normale ciclo economico, mentre nel corso della crisi sono stati approvati interventi sempre più depressivi: euro-plus, two-pack, six-pack, fiscal compact, pareggio di bilancio pubblico in Costituzione.  E le cose non sono cambiate, nonostante le promesse, con la nuova Commissione presieduta da Jean-Claude Juncker, i cui componenti si sono insediati ufficialmente lo scorso 10 settembre: da un lato, con la risibile somma del contributo promesso di 300 miliardi di euro per la crescita, da dividere in 6 anni e 28 paesi, e che deriva dallo stesso credito dei singoli paesi membri,  e, dall’altro e soprattutto, con il mantenimento a oltranza delle politiche di austerità, anche quando le basi teorico-statistiche del rapporto austerità e crescita sono state falsificate. Continua la lettura di Paolo LEON: “La nuova Commissione di Juncker si muove nel solco di una sostanziale continuità con il passato”

Riccardo LOMBARDI (1901-1984): la condizione della sinistra e del socialismo in Italia nel 30° anniversario della sua scomparsa

Riccardo Lombardi 15,02,1973 - Comitato Centrale PSI, dueLettera-Appello dell’Associazione LABOUR – Il trentennale della morte di Riccardo Lombardi* – 18 settembre 1984 – cade in una fase della vita politica del nostro Paese che impone una riflessione critica intorno alla questione della sinistra e del socialismo in Italia.
Nessuna commemorazione, quindi, che sarebbe, peraltro, detestata da Lombardi, ma una lettura del suo pensiero e della sua proposta politica alla luce degli eventi intervenuti da allora.
Il crollo del muro e la pressoché concomitante distruzione del PSI ad opera della mutazione genetica ha, infatti, portato ad una, tuttora incomprensibile, scelta verso un partito liberal-democratico senza storia e senza memoria. Una scelta che ha connotato una anomalia provinciale tutta italiana. Una scelta che nella versione veltroniana-renziana pensa di trovare un decoro coprendosi a sinistra dietro al compromesso storico berlingueriano a scapito dell’alternativa di sinistra disegnata a suo tempo, appunto, da Lombardi. Continua la lettura di Riccardo LOMBARDI (1901-1984): la condizione della sinistra e del socialismo in Italia nel 30° anniversario della sua scomparsa

Per una reale politica keynesiana in Italia

lavoratori terradi Sergio Ferrari – 9 Settembre 2014, da www.syloslabini.info.In un precedente intervento[1]  si è inteso affrontare le questioni che hanno, via, via alimentato la convinzione della necessità di avviare in Italia una politica industriale sostenuta da interventi pubblici significativi, tanto sul piano quantitativo quanto su quello qualitativo. Aspetti che, in relazione alla crisi economica internazionale e nazionale, non rappresentano la stessa cosa. Una tale politica, proprio perché possa portare a risultati positivi, non può infatti avere solo una dimensione quantitativa. È evidente che l’entità degli investimenti è essenziale, ma a parità di quantità, perché si possano ottenere i necessari risultati sul piano strutturale e temporale, occorre programmare gli interventi tenendo conto delle specificità del nostro sistema produttivo ed economico e del quadro economico esterno con il quale dovrà misurarsi. Continua la lettura di Per una reale politica keynesiana in Italia

Le politiche di austerità e lo specifico italiano

il lavoro primadi Renzo Penna – 4 settembre 2014. “Il governo di Matteo Renzi, forte dei  consensi ottenuti dal PD alle elezioni europee… dovrebbe costruire alleanze per porre al centro delle priorità dell’azione europea il tema degli investimenti nei settori trategicamente più innovativi, con riforme in grado di aumentare l’occupazione, la produttività e realizzare uno sviluppo qualitativo e sostenibile. Al posto di continuare a considerare un tabù il 3% , spezzando il circolo vizioso di una austerità che, senza creare lavoro e sviluppo dell’economia, finisce per non riuscire a tenere sotto controllo neppure il deficit.  “L’Italia è in deflazione, in agosto l’indice dei prezzi al consumo è calato dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2013. Non accadeva dal 1959, ma allora l’economia era in forte crescita. Il circolo vizioso deflazione-stagnazione è già partito: il tasso di disoccupazione nel secondo semestre è risalito al 12,6%, in aumento dello 0,5% rispetto a un anno prima e si stanno perdendo mille posti di lavoro al giorno. Tra i 15 e i 24 anni la disoccupazione è al 46%, mentre al Sud due terzi dei giovani non lavora. Continua la lettura di Le politiche di austerità e lo specifico italiano

Associazione LABOUR R. Lombardi – "Per una società di liberi e eguali"