Penna: La sconfitta di Salvini e il ruolo delle ‘Sardine’

Renzo Penna: Per la sconfitta di Salvini un doveroso grazie alle “Sardine” – 27 gennaio 2020. “Mai il voto in una Regione aveva assunto l’importanza e il peso politico di quello di domenica in Emilia e Romagna. Con tutte le regioni del Nord governate dalla destra e con la Lega primo partito, il governo nazionale di PD, M5S e LeU non avrebbe potuto reggere ad un successo di Salvini nella regione “rossa” per antonomasia e, da sempre, riconosciuta sinonimo anche di buona amministrazione. La sconfitta di Salvini, che ha trasformato un voto amministrativo in un referendum di valenza nazionale sulla sua persona, rappresenta per il governo e le forze del centro sinistra uno scampato pericolo. Una ottima notizia anche per la tenuta democratica del Paese che capita, emblematicamente, in una data simbolo: il 27 gennaio, “la Giornata della Memoria” che, 75 anni dopo, ricorda l’abbattimento dei cancelli del campo di stermino nazista di Auschwitz, la Shoah, le leggi razziali e le persecuzioni nazi-fasciste. Una ricorrenza, come abbiamo visto da tanti pericolosi episodi, ultimo quello di Mondovì, non ancora patrimonio da tutti condiviso.

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Lettieri: “L’Eurozona venti anni dopo”

Antonio Lettieri, 6 gennaio 2020.
Appare incontestabile il giudizio sul fallimento di un’esperienza che venti anni fa fu inaugurata nel quadro di un grande ottimismo che all’epoca parve ragionevolmente motivato. Un ottimismo che la politica praticata nei venti anni che ora giungono a compimento ha clamorosamente smentito. Per uscire dalla crisi l’unica soluzione è un forte intervento pubblico diretto a rilanciare gli investimenti e ridare fiato alla crescita dalla quale in definitiva dipende a medio termine la progressiva riduzione del debito paradossalmente aumentato negli anni dell’austerità. Un nuovo corso è possibile mobilitando i risparmi che la crisi immobilizza per tradurli in investimenti.

1) -Venti anni fa, quando comparve la moneta unica, quella che sarebbe diventata l’eurozona si stava dirigendo verso la fine del secolo in un clima di grande ottimismo. Il processo che portò all’euro era maturato all’inizio dell’ultimo decennio del secolo scorso sotto il forte impegno di François Mitterrand e di Jacques Delors, presidente della Commissione europea.
Aveva incontrato alcune incertezze soprattutto in Germania, ma l’euro era diventato l’obiettivo principale del cancelliere Kohl convinto assertore del partenariato franco-tedesco come condizione dell’unificazione tedesca. Per l’Italia in particolare la partecipazione all’euro era un successo apparso fino all’ultimo momento incerto. La nascita dell’euro fu accolta in un quadro di grande, non infondato, ottimismo. Non a caso, alla fine degli anni Novanta, dopo anni di stagnazione, i paesi dell’UE avevano finalmente segnato, anche sotto l’impulso del boom americano, un elevato tasso di crescita.

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Manifesto socialista per il XXI secolo

«Manifesto socialista per il XXI secolo» di Bhaskar Sunkara, edito da Laterza
«Ma davvero il socialismo ha un futuro? Io ho la più assoluta fiducia morale che sia inaccettabile un mondo in cui alcuni prosperano privando altri della libertà, in cui miliardi di persone soffrono inutilmente circondate dall’abbondanza, in cui la catastrofe ecologica è sempre più vicina.»
Irriverente, chiaro e divertente. Un invito irresistibile a unirci alla lotta per la costruzione di un futuro veramente democratico, unica vera speranza in questi tempi complicati.
Naomi Klein
Una lettura essenziale per tutti coloro che vogliono costruire una nuova società, fondata sui bisogni delle persone e non sui profitti per le élites.
Owen Jones
Più della metà dei giovani americani non crede più nel capitalismo. L’ascensore sociale si è rotto e l’american dream è andato in pezzi. Bhaskar Sunkara, un trentenne figlio di immigrati, è diventato in pochissimi anni la voce più ascoltata e influente di questa generazione, ha fondato una rivista, “Jacobin”, che ha cambiato il panorama culturale negli USA e ha galvanizzato la sinistra del Partito democratico assieme a vecchie glorie come Bernie Sanders e nuove star come Alexandria Ocasio-Cortez. Questo libro ci fa conoscere la sua voce e le sue idee, attraverso le quali riscopriamo il significato di una parola che in Italia e in Europa ha perso nel tempo il fascino e la potenza originari: socialismo. Un socialismo per il Ventunesimo secolo, finalmente democratico, che propone come obiettivo l’uguaglianza economica e la lotta contro tutte le forme di oppressione, dal razzismo al sessismo. Il campo di battaglia è quello dei diritti: il diritto alla casa, al lavoro, alla scuola, all’educazione e alla salute. Un invito a costruire nuove istituzioni democratiche dal basso, nei posti di lavoro e nelle comunità locali. Un libro per tutti coloro che cercano, che lottano e che sperano nella fine delle enormi disuguaglianze del nostro tempo.

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Tronti: “L’innovazione digitale e il mondo del lavoro”

29 dicembre 2019 – Intervista di Alessandro Mauriello a Leonello Tronti, docente di Economia e Politica del Lavoro, Università di Roma Tre. I processi tecnologici e digitali che caratterizzano la “Quarta Rivoluzione Industriale” modificano l’organizzazione del lavoro, l’innovazione dei processi e dei settori produttivi, la mediazione dei corpi intermedi. Le competenze e i saperi collegati alla qualità del lavoro, sono sempre più indirizzate verso una Economia della Conoscenza nella quale il lavoratore deve assumere un approccio proattivo, diventando attore di “partecipazione cognitiva”. Tratteremo di queste tematiche inerenti il mondo del Lavoro con il prof. Leonello Tronti, esperto di politiche del lavoro da anni in prima linea per una vera riforma delle relazioni sindacali, e per un approdo verso un’economia più “sostenibile”.

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