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INCENERITORE: LA VERA RAGIONE DEL RITORNO ALLA RACCOLTA STRADALE

inceneritoredi Renzo Penna –  Alessandria, 23 ottobre 2011

Gli inceneritori, gli impianti universalmente noti come “termovalorizzatori”, sono utili? “Termovalorizzatore è termine del tutto improprio: in realtà questi impianti distruggono l’energia che c’è nei rifiuti (compresi metalli utili) e producono sostanze nocive: sono quindi inquinanti. La raccolta differenziata è invece la soluzione: non solo dovremmo risparmiare, ma riciclare tutto, anche i pannelli fotovoltaici, anche le pale eoliche. E andranno riciclati anche i fili di rame, i contatti d’argento, le parti fotosensibili, il silicio”.

Chi risponde, nel corso di una intervista sulle prospettive energetiche, non è un estremista verde o un patito della “decrescita”, ma il professore emerito di Chimica generale Vincenzo Balzani, accademico dei Lincei che insegna a Bologna, vanta riconoscimenti internazionali ed è tra i 100 chimici più citati al mondo.[1] Questo giudizio ha qualche attinenza con i modesti e deprimenti sviluppi delle modalità di raccolta e gestione dei rifiuti urbani in atto ad Alessandria e dintorni? Proviamo a ragionare.

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IL SINDACATO E LE NUOVE FORME DI RAPPRESENTANZA

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIntervento di Mauro Beschi –

25 settembre 2011

Volpedo (AL) – 25 settembre 2011 – 4° Incontro del GdV

L’ultima parte del ‘900, il secolo delle grandi lotte sociali e dell’era d’oro socialdemocratica, ci consegna l’esplosione della disuguaglianza. Negli ultimi 25 anni, nei Paesi industrializzati, la quota di prodotto che va a remunerare il lavoro è diminuita del 5% in favore del capitale. Si è trattato di uno spostamento redistributivo enorme, 1.900 MLD $ ogni anno, con una diminuzione pro-capite di 1.500 $. Il rapporto tra i compensi medi dei manager e quelli dei loro dipendenti è passato da 1/42, nel 1980, a 1/107 nel 1990, a 1/525 nel 2000,rallentando a 1/320 nel 2009, dopo la crisi.

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ACCORDO FIAT: UN “VULNUS” PER LE RELAZIONI SOCIALI E LA DEMOCRAZIA

Accordo FiatComunicato “Labour” – Roma, 27 dicembre 2010

In tutta la complessa vicenda sindacale che da mesi sta interessando la Fiat c’è, soprattutto, un aspetto che – a nostro giudizio – occorre evidenziare prima di altri: la conclusione, in particolare, dell’accordo separato di Mirafiori segna una ferita, un passo indietro nella qualità delle relazioni sociali e quindi della democrazia di questo Paese. Il fatto, poi, che a questo corrisponda l’impegno per un investimento di un miliardo di euro nello stabilimento di Torino rappresenta, significativamente, il prezzo di questa parte di democrazia sacrificata. Continua la lettura di ACCORDO FIAT: UN “VULNUS” PER LE RELAZIONI SOCIALI E LA DEMOCRAZIA